Jasper ogni tanto sembra ad Haru come quei gatti che dopo
la quiete cominciano scodinzolare nervosamente. Tirano indietro le orecchie, si
acquattano contraendo muscoli e zampe ormai pronte per lo scatto. Haru, incuriosito,
è rimasto a scrutare Jasper.
Vicino alla loro compagnia un gruppo di motociclisti si
sta rinfrancando dal caldo.
È proprio verso questo gruppo di motociclisti che è
rivolta l’attenzione di Jasper. Sentendosi lo sguardo di Jasper addosso uno di
questi energumeni gli si avvicina, Cosa c’è da guardare signorina?
L’espressione di Jasper confermò ad Haru la
preoccupazione di tutti.
Jasper non è un picchiatore, è piuttosto esile. E, anche
se piuttosto alto, è troppo magro per incutere timore. Più di una volta i suoi
amici hanno dovuto soccorrerlo perché non lo picchiassero troppo o si sono
trovati a scappare insieme a lui per colpa di qualche sua bravata. Forse una
persona potrebbe al massimo essere intimorita dallo sguardo da squilibrato che Jasper
sfoggia sempre. Questo non è il caso del classico motociclista stereotipato
grande e grosso tutto griffe Harley Davidson, gilet in pelle, pizzo e sguardo
da cattivo, Com’è che dei ragazzoni grandi e grossi come voi vanno in giro
ancora con moto da ritardati?
La risposta del motociclista fu un grugnito seguito dalla
scena anche piuttosto divertente – solo Haru rideva, gli altri erano ancora
terrorizzati e intimoriti dal finire nei guai – di Jasper che scappa correndo
intorno a una panchina con l’energumeno che lo bracca, Se ti prendo ti ammazzo.
Rosso in faccia – non pare abituato a correre – si gira verso gli amici
motociclisti, E voi perché non bloccate questa signorina così gli diamo una
lezione, se non avete sentito bene ci ha dato dei ritardati a tutti!
Detto fatto, c’è già un altro che lo tiene fermo per le
braccia. Un pugno alla bocca dello stomaco e Jasper è per terra, Ti va bene che
oggi non ho voglia di far l’educatore perché sennò ti romperei le ossa, hai
capito? Grida nell’orecchio di Jasper tenendogli la testa per i capelli. E poi
rivolgendosi agli amici, Guardate che cazzo di capelli che ha questo sfigato,
non l’avevo notato!
Ora Jasper è in piedi tenuto sempre per i capelli dall’energumeno,
E sentiamo un po’ perché sarebbero moto da ritardati le nostre?
Se mi lasci te lo spiego.
Ok, occhio ragazzi, che oggi ci divertiamo.
Allora, dice Jasper aggiustandosi capelli e vestiti,
concentratevi ragazzoni, siete pronti?
Gli amici dell’energumeno continuano a ridere mentre
qualcuno azzarda anche una sorta di simpatia nei confronti di Jasper. Haru
osserva attentamente mentre gli altri amici di Jasper si tengono a debita
distanza.
Cominciamo. Innanzitutto perché strapagate una moto che
ha le stesse identiche caratteristiche delle altre naked? E non solo, anche gli
accessori! Vieni qui Big Jim. L’energumeno di prima gli si avvicina
asciugandosi il volto dalle lacrime provocate dalle risate, Arrivo capo, sto
già pregustando le botte che ti prenderai dopo...Ok, ok non ti eccitare troppo
però, dice Jasper facendo finta di toccargli i testicoli. Al che gli amici
cominciarono a prendere in giro l’energumeno, Hey Big Jim, attento che Barbie
ti sculaccia, Zitti, zitti che questo ragazzo è fantastico, è pazzo da legare,
fatelo continuare.
Posso andare avanti, che sennò poi vi deconcentrate?
Prego, non era mia intenzione, risponde l’energumeno con
un mal riuscito tono affettato.
Dicevo... tra l’altro queste moto hanno una coppia
pressoché inesistente, e sono a dir poco scomode. Se in curva piegate troppo
con questi marmittoni rischiate di cadere. E poi mi spiegate quale cazzo è il
motivo di viaggiare così scomodi e lenti? Vi rendete conto che pensate di
essere i più fighi tra i motociclisti mentre siete semplicemente dei ritardati
anacronistici? Sapete cosa vuol dire anacronistico? No, perché siete rimasti
alle elementari! E io alle elementari non sono mai stato tanto stupido. È una
questione evolutiva, semplicemente non siamo della stessa razza. Siete delle
scimmie di fronte ad un uomo, o se volete degli uomini di fronte ad un dio. Mi
ricordate i bambini che mettevano le carte attaccate ai raggi delle loro bici
per far finta di essere su di una moto vera. Mi hai capito demente?
Haru guarda tutta la scena. Sembra tutto al rallentatore
così come capita quando gli eventi hanno bisogno di un’interpretazione in più
rispetto alla norma. E quando c’è Jasper questa situazione capita spesso,
sembra che rallenti il tempo. Gli amici dell’energumeno avevano assunto un’aria
seriosa, forse consapevoli del fatto che entro breve Jasper avrebbe rischiato
la propria vita, o forse erano semplicemente schifati dall’atteggiamento di un
ragazzo molto più giovane di loro (erano tutti sopra i trentacinque).
Dai, dai, tu spiegami. Per cosa hai speso questi
ventimila...quanto costano ‘ste merde? Dai datemi un motivo e poi uccidetemi.
Cos’è questo forcellone? Qual è la sua funzione? Ce l’avete piccolo e avete
bisogno di qualcosa che vi renda la virilità che tanto ostentate? Sapete cosa
vuol dire “ostentare”? Non è un parolone? Non parli più Big Jim? Guardati
sembri un bambino col ciuccio... buona la birra?
Sei mort…, proferisce a mezza bocca l’energumeno mentre
sorseggia la birra. Ma non ha tempo di finire la frase perché Jasper spinge col
palmo della mano la bottiglia violentemente nella bocca dell’energumeno.
Volarono due denti e fiotti di sangue.
Seguì una fuga tra mille insulti, minacce e risate di
Jasper finita col rombo delle moto che cercarono invano tracce del folle
ragazzo, e una nottata tra mille discussioni tra gli amici comuni di Haru e
Jasper che litigarono tra loro per capire se fosse eticamente giusto o
sopportabile avere a che fare con Jasper e l’ultimatum di Haru a Jasper; nel
caso l’amico avesse compiuto anche solo un’altra azione violenta in sua presenza
le loro strade si sarebbero separate. E tutto ciò sarebbe stato
incontrovertibile, le decisioni di Haru lo sono sempre, ma quella nottata fu
importante e ricordata da Haru come la prima volta in cui sentì quelle parole
da Jasper, quelle parole che facevano diventare Jasper tremendamente serio, e che
avrebbero prodotto un’eco continuo e assordante per molto tempo: Quando un giorno ti stuferai di me, perché
sappiamo benissimo entrambi che questa cosa succederà prima o poi, ti
ricorderai che abbiamo una creatura, una responsabilità, come faremo?
E in Haru la forte sensazione che l’amico abbia ragione e
che sarebbe effettivamente stata colpa sua. Jasper è un vulcano. Deve esplodere
e quello che sta per succedere – il loro successo – già intuisce che potrà
distruggerlo, o farlo, per lo meno, mutare profondamente.